Attendere il completamento dell'operazione...
Indietro
DenominazioneAbbazia di Polirone - complesso
Altre denominazioni
Tipologiainsediamenti monastici
ComuneSan Benedetto Po
Località
Indicazioni viabilistichePiazza Teofilo Folengo, 23
Mappa
GeoreferenziazioneEst: 1651921.27, Nord: 4989505.03, Quota s.l.m: 18 mt
DiocesiMantova
Descrizione
L’abbazia benedettina di San Benedetto a Polirone venne fondata all’inizio dell’XI secolo da Tedaldo di Canossa, trasformando in cenobio una precedente basilica dedicata a santa Maria, san Benedetto, san Michele Arcangelo e san Pietro. Posta quindi sotto la tutela imperiale con Enrico III (1043) e affidata da papa Gregorio VII all'abate Ugo di Cluny (1077), durante la lotta per le investiture, una delle abbazie di maggior importanza politica e strategica, in quanto centro cluniacense filo-matildico e filo-gregoriano. La contessa Matilde di Canossa la fece difatti oggetto di frequentissime donazioni e ivi volle essere sepolta, tant’è che all’inizio del XII secolo il cenobio conobbe probabilmente l'apice del potere politico ed economico. Ancora piuttosto oscuri risultano invece i secoli XIII e XIV, mentre tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo esso si trovava in una profonda crisi, dal momento che le fonti lo descrivono addirittura in rovina. Accadde così che papa Martino V decise di affidarlo in commenda al protonotario apostolico Guido Gonzaga il quale, nel 1420, lo aggregò alla Congregazione di Santa Giustina di Padova. Da questo momento prese avvio una vera e propria rinascita di San Benedetto, che tornò a ricevere donazioni, ad accrescere la biblioteca e l'attività del già famoso scriptorium. Iniziarono quindi i lavori che trasformarono la vecchia chiesa in un edificio ricco di stilemi gotici, con volte a crociera ogivali nella navata centrale, una serie di quattro cappelle per lato e un tiburio esterno ottagonale. Nel XVI secolo questi lavori si allargarono in una vasta opera di restauro e abbellimento delle strutture edilizie secondo i canoni dell'epoca. Divenuto difatti abate del monastero Gregorio Cortese decise, tra l’altro, di dare esecuzione alle disposizioni inserite in alcuni lasciti testamentari che auspicavano la costruzione di una nuova chiesa, introducendo tuttavia una sostanziale modifica: non si sarebbe costruito un nuovo edificio (troppo costoso per le reali possibilità economiche dell’ente), ma si sarebbe ristrutturato quello antico. Il progetto venne allora affidato a Giulio Romano, già da tempo attivo presso la corte dei Gonzaga, il quale, grazie anche all’intercessione del cardinale Ercole Gonzaga, accettò l’incarico e tra il 1539-1540 vennero avviati i lavori. Nello specifico, egli riedificò senza demolire le vecchie strutture romaniche e gotiche, elemento fondamentale per l’identità della chiesa antica, adottando soluzioni originali per far convivere diversi stili architettonici creando un insieme raffinato ed omogeneo. Un intervento che si concluse nel 1547 con la cerimonia della nuova consacrazione della chiesa. Successivamente la storia di San Benedetto a Polirone è fatta di saccheggi perpetrati dagli eserciti stranieri impegnati nella conquista del ducato di Mantova, di danni provocati dagli straripamenti del Po e di debiti, al punto che nel 1633 l'abate Ippolito Andreasi si vide costretto a vendere a papa Urbano VIII una parte della prestigiosa biblioteca e i resti di Matilde di Canossa (oggi sepolti a Roma, nella basilica di San Pietro). Una ripresa, seppur modesta, cominciò a intravedersi nel XVIII secolo (quando il complesso era sotto il controllo di austriaci e francesi), grazie all'opera di due importanti personalità: Maria Teresa d’Austria e l'ultimo abate Mauro Mauri, che cercò di far fronte al rischio della soppressione promuovendo, tra il 1790 e il 1797, alcuni importanti interventi. Vennero allora restaurati vari ambienti, sistemati la biblioteca e l'archivio, arricchita la pinacoteca con antiquaria e stampe, nonché creata un'Accademia letteraria, al fine di evitare la chiusura prevista per quegli enti ecclesiastici che non risultassero di pubblica utilità. Nonostante l'impegno profuso, nel marzo del 1797, con l'arrivo delle truppe napoleoniche, giunse la tanto temuta soppressione e la vendita del patrimonio artistico del complesso: la celebre biblioteca finì in gran parte alla Biblioteca di Mantova, l'archivio fu disperso, mentre gli edifici conobbero un progressivo degrado. Oggi quel che rimane del complesso monastico ospita in parte il Museo Civico Polironiano.
Elementi del complessoChiesa dei SS. Benedetto e Simone, Oratorio di S. Maria, Refettorio dell'Abbazia di Polirone, Sala del Capitolo, Chiostri dei Secolari e di S. Simeone dell'Abbazia di Polirone, Chiostro di S. Benedetto, Infermeria Nuova, Biblioteca del Monastero, Museo Polironiano di Cultura Materiale
CronologiaSecoli XI-XVII. Restauri dei portici e della chiesa di San Simeone effettuati nel 1949 e 1965. Altri restauri dei chiostri, biblioteca, refettorio e affreschi nel 1972, 1981-1991, 1993, 1996-1998.
Materiale e tecniche di costruzioneMurature e marmi
Ambito culturaleRomanico, Rinascimento, ulteriori restauri moderni.
Legami storico-culturaliEdifici monastici, Matilde di Canossa, Romanico, Giulio Romano, Rinascimento.
ConservazioneLo stato di conservazione generale del complesso abbaziale è di difficile definizione a causa delle notevoli dimensioni; oltretutto è legato in parte anche al grado e al tipo di utilizzo: gli ambienti passano da uno stato di conservazione buono a uno mediocre (alcuni sono stati oggetto di restauro). Va inoltre ricordato che il Museo Civico Polironiano e la Basilica hanno subito dei danni causati dagli eventi sismici del maggio 2012. Attualmente è possibile visitare il cortile dell'ex infermeria, l'ex refettorio monastico e le cantine monastiche, dove è collocata la collezione di carri agricoli del Museo Polironiano.
ProgettiMuseo Civico Polironiano
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
BibliografiaI manoscritti di canto liturgico di San Benedetto Polirone / a cura di Stefania Roncroffi e Cesarino Ruini
Registro delle concessioni di terre e beni del Monastero di San Benedetto in Polirone, secolo 15. / a cura di Franco Canova, Galeazzo Nosari ; premessa editoriale di Bruno Andreolli ; prefazione di Attilio Bartoli Langeli
Storia di San Benedetto Polirone
L'abbazia di San Benedetto Po : storie di acque, di pietre, di uomini / fotografie di Arrigo Giovannini ; testi di Paolo Golinelli e Paolo Piva ; note alle immagini di Dario A. Franchini
San Benedetto Polirone : l'abbazia benedettina / a cura di Marco Maria Farina, Paolo Golinelli
Dal Correggio a Giulio Romano : la committenza di Gregorio Cortese / a cura di Paolo Piva, Egidio Del Canto
L' Abbazia di San Benedetto Po : dieci secoli di storia : l'impronta geniale di Giulio Romano / Servilio Leali
I secoli di Polirone : committenza e produzione artistica di un monastero benedettino : San Benedetto Po, Mantova, 12 aprile-30 giugno 1981 / catalogo della mostra
Da Cluny a Polirone : un recupero essenziale del romanico europeo / Paolo Piva ; prefazione di Fulvio Zuliani
Per la storia di un complesso edilizio monastico: San Benedetto di Polirone / Paolo Piva
I manoscritti di canto liturgico di San Benedetto Polirone, a cura di S. Roncroffi e C. Ruini, Bologna 2011. – Registro delle concessioni di terre e beni del Monastero di San Benedetto in Polirone (secolo XV), a cura di F. Canova e G. Nosari, premessa di B. Andreolli, prefazione di A. Bartoli Langeli, Bologna 2008. – Storia di San Benedetto Polirone, Bologna 2002-. – L'abbazia di San Benedetto Po. Storie di acque, di pietre, di uomini, Verona 1997. – Codice diplomatico polironiano (961-1125), a cura di R. Rinaldi, C. Villani, P. Golinelli, prefazione di O. Capitani, Bologna 1993. – San Benedetto Polirone. L’abbazia benedettina. a cura di M.M. Farina e P. Golinelli, San Benedetto Po 1990. – Dal Correggio a Giulio Romano. La committenza di Gregorio Cortese, a cura di P. Piva ed E. Del Canto, Mantova 1989. – L’Abbazia di San Benedetto Po: dieci secoli di storia. L'impronta geniale di Giulio Romano, Suzzara 1989. – I secoli di Polirone. Committenza e produzione artistica di un monastero benedettino: San Benedetto Po (Mantova), catalogo della mostra a cura di P. Piva, Quistello 1981. – P. PIVA, Da Cluny a Polirone: un recupero essenziale del romanico europeo, prefazione di F. Zuliani, San Benedetto Po 1980. – P. PIVA, Per la storia di un complesso edilizio monastico: San Benedetto di Polirone, Roma 1977.
Sitografiawww.museocivicopolironiano.it
www.comune.san-benedetto-po.mn.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idArea=236&idCat=465&ID=465&TipoElemento=categoria
Schede correlateChiesa dei Santi Benedetto e Simone
Chiostri dei Secolari e di San Simeone
Chiostro di San Benedetto
Refettorio dell'abbazia di Polirone
Aggiornata al08/12/2012
Stampa (PDF) Visualizzazione estesa